GIANNI SCHICCHI
EVENTO
in programmazione lunedì 29 novembre
Unico spettacolo ore*: 18,30
*orario effettivo inizio film – non c’è pubblicità
Sinossi
Il ricco mercante e collezionista toscano Buoso Donati, muore improvvisamente a casa sua. Tutti i parenti accorrono per piangerne la scomparsa, ma la loro reale intenzione è capire dove andranno a finire i suoi soldi, dunque iniziano a mettere a soqquadro la villa alla ricerca del testamento. Una volta trovato, scoprono la tremenda verità: Donati ha lasciato tutti suoi beni al vicino convento di frati, senza intestare nulla agli avidi parenti. Indecisa su cosa fare, la famiglia decide di affidarsi a Gianni Schicchi, un furbo faccendiere famoso per essere in grado di muoversi con disinvoltura tra i cavilli della legge.
Inizialmente Schicchi rifiuta di aiutarli a causa dell’atteggiamento sprezzante che la famiglia Donati, dell’aristocrazia fiorentina, mostra verso di lui.
Ma le preghiere della figlia Lauretta, innamorata di Rinuccio, il giovane nipote di Donati, lo spingono a tornare sui suoi passi, soprattutto quando scopre che i due aspettano un figlio. Schicchi decide di escogitare un piano: dal momento che nessuno è ancora a conoscenza della morte del vecchio Buoso Donati, ordina che il cadavere venga nascosto per poterne prendere lui stesso il posto e dettare al notaio un nuovo testamento.
I parenti accettano il piano , il cadavere viene nascosto in un frigorifero e ognuno segretamente inizia a corrompere Schicchi per assicurarsi la parte più cospicua di eredità. Fingendosi Buoso Donati, Schicchi declina dinanzi al notaio le ultime volontà e, quando dichiara di lasciare i beni più preziosi al suo «caro, devoto, affezionato amico Gianni Schicchi», i parenti comprendono la terribile beffa ed esplodono in urla furibonde. Il finto Buoso li caccia quindi dalla casa, divenuta ora di sua esclusiva proprietà, insieme alla figlia Lauretta e Rinuccio.
Prendete “Parenti serpenti” di Monicelli, immaginate una musica frizzante e incalzante e un gruppo di cantanti‐attori in grado di dar vita attraverso il canto ad un gruppo di famigliari avidi e truci: avrete l’opera comica in un atto “Gianni Schicchi”. L’opera è stata scritta nel 1918 e prevede un’ambientazione medievale, essendo basata su un personaggio dantesco.
Un libretto d’opera che si presta ad essere trasformato in sceneggiatura grazie ad una storia vivace, un ritmo incalzante, e a 15 spassosi personaggi.
Un’opera lirica che sembra proprio l’antesignano della più felice commedia all’italiana.
Trailer
Recensioni
Locandina
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